La lingua scritta e quella parlata non sempre coincidono. Nel caso dell’italiano esistono alcune lettere, E-O-S-Z, che posseggono una doppia dizione, nel senso che possono essere pronunciate in maniere diverse a seconda della loro derivazione etimologica e quindi del loro significato.
Un esempio? La lettera Z presente nel vocabolo “zanzara” viene definita “sonora” in quanto nel pronunciarla vengono attivate le corde vocali. Cosa che non accade nella parola “azione” in cui la lettera Z è “sorda”, ossia non richiede l’impiego delle corde vocali.
Le vocali E-O invece possono avere una dizione grave o acuta. Una E grave la troviamo per esempio nel vocabolo “sèrio”, mentre una acuta è riscontrabile nella parola “séme”.
Per poter svolgere questo test è indispensabile che tu conosca i simboli fonetici italiani.
NB: il simbolo ż indica la lettera z sonora, mentre il simbolo ʃ indica la s sonora. I rispettivi sordi non utilizzano segni fonetici aggiuntivi.

