I sentimenti che un bambino vive nella relazione con la madre indicano la qualità dell’attaccamento verso di lei; è possibile classificare anche gli adulti a partire dallo stile di attaccamento manifestato, ossia come sicuri, ansiosi/ambivalenti ed evitanti. A seconda del proprio stile, una persona vive le sue storie d’amore con modalità peculiari e specifiche.
L’attaccamento adulto deriva dall’integrazione di tre sistemi: l’attaccamento, il ricevere e il fornire cure, l’accoppiamento sessuale o amore di coppia.
Le relazioni d’amore di un adulto sicuro sono caratterizzate da fiducia, amicizia e emozioni positive, quelle di un adulto evitante da un amore contraddistinto dalla paura dell’intimità e dalla mancanza di fiducia nel partner, infine, in un adulto ansioso, l’amore è vissuto come preoccupazione, quasi come una lotta dolorosamente eccitante per fondersi con un’altra persona.
Gli innamorati sicuri hanno descritto la loro storia d’amore più importante come particolarmente felice, amichevole e basata sulla reciproca fiducia; enfatizzavano la loro capacità di accettare e sostenere il partner, malgrado i suoi difetti, le loro relazioni tendevano a essere più durature (10 anni rispetto ai 4 e 5 anni degli insicuri).
Gli adulti evitanti erano caratterizzati, oltre che dalla paura dell’intimità, da alti e bassi emotivi, e da gelosia, mentre negli ansiosi/ambivalenti si realizzava un’esperienza di amore inteso come ossessione, desiderio di reciprocità e di unione, alti e bassi emotivi, una fortissima attrazione sessuale e sentimenti di gelosia.
I modelli operativi degli intervistati riguardanti se stessi e le loro relazioni, differiscono a seconda dello stile di attaccamento. Gli innamorati sicuri riferiscono che l’amore va incontro ad alti e bassi, che a volte raggiunge la stessa intensità vissuta all’inizio della relazione e che vi sono relazioni in cui l’amore non finisce; credono negli amori duraturi, ritengono gli altri degni di fiducia e si considerano persone piacevoli.
Gli innamorati evitanti affermano che l’amore sconvolgente descritto nei romanzi e nei film, non esiste nella realtà, raramente l’amore dura, è veramente difficile trovare una persona di cui ci si possa innamorare; riferiscono di non avere bisogno di un partner per essere felici.
Gli adulti ansiosi/ambivalenti ritenevano fosse facile innamorarsi, tuttavia come per gli evitanti era difficile incontrare il vero amore, l’amore va incontro ad alti e bassi, esprimevano più dubbi su di sé e sulle relazioni, che a differenza degli evitanti non nascondevano.
Poiché gli stili di attaccamento si sviluppano nel corso dell’infanzia e della fanciullezza, esistono nei tre gruppi (sicuri, ansiosi ed evitanti) differenti storie di attaccamento. Gli adulti sicuri ricordano le loro madri come sensibili, premurose, rispettose del figlio, fiduciose, accettanti, non invadenti; un padre premuroso, amorevole, dotato di senso dell’umorismo e affettuoso.
Gli adulti evitanti riferivano che le madri si comportavano in maniera fredda, scostante, distaccata; gli ansiosi riferivano un misto di esperienze positive e negative in relazione alla figura materna (uno stile di accadimento incoerente, caotico), e di un padre ingiusto.
Il miglior predittore dello stile di attaccamento adulto si è rivelato la percezione della qualità della relazione con i genitori, e tra i genitori stessi.
Poiché i bisogni di attaccamento degli adulti insicuri vengono difficilmente soddisfatti, questi sono particolarmente vulnerabili alla solitudine; il tipo evitante a differenza dell’ansioso (un più alto punteggio di solitudine di tratto) lo maschera meglio (ammettono di essere distanti dalle altre persone, ma non dicono di sentirsi soli).
Lo stile di attaccamento riflette una visione generale dei benefici e dei pericoli che le relazioni interpersonali comportano.
Le risposte alle domande sulla storia dell’individuo confermano il peso dello stile di attaccamento nella relazione di coppia; gli individui evitanti riferivano, spesso, di non essere mai stati innamorati o di non essere innamorati al momento dell’intervista, valutavano le loro esperienze d’amore come poco intense.
I soggetti sicuri ripongono fiducia nelle relazioni che instaurano e si attribuiscono alti punteggi di fiducia in sé, bassi punteggi di aspettative disattese. I due gruppi di soggetti insicuri condividono numerose caratteristiche (aspettative disattese, ansia consapevole, autostima personale e sociale), anche se, l’evitante riporta relativamente alle esperienze passate, la caratteristica di evitare l’intimità, mentre nell’ansioso si evidenzia una forte dipendenza dall’altro, unito a un forte desiderio di stabilire uno stretto contatto (amore di tipo nevrotico anziché cauto e amichevole).
Una sana e matura autostima non risulta associata alle forme più estreme di amore.
Dott.ssa Silvia Piantanida