Comportamento interpersonale del genitore ed efficacia del processo educativo con gli adolescenti

Premessa.

A seconda dei messaggi espliciti e impliciti che il genitore invia a livello verbale e non verbale quest’ultimo può offrire o un reale supporto e una facilitazione alla crescita del figlio, o il potenziamento della confusione e del senso di smarrimento nello stesso. I vissuti negativi sono abbastanza frequenti nei ragazzi che hanno un’età compresa tra i 14 e i 20 anni circa, e vanno accolti e considerati come fisiologicamente legati alla fase evolutiva che i ragazzi adolescenti stanno vivendo.

La mia ipotesi è che la comunicazione tra genitore e figlio possa costituire un occasione di supporto al superamento degli stessi vissuti. Nel presentare la mia tesi farò riferimento da una parte alle teorie e conoscenze psicologiche sull’adolescente, dall’altra all’analisi strutturale del comportamento interpersonale ASCI (L. Smith Benjamin; 1979). Cercherò di integrare questi due aspetti per giungere all’applicazione della stessa analisi all’attività educativa, individuando i comportamenti interpersonali più utili al fine del potenziamento dell’efficacia dell’intervento comunicativo; cercherò di descriverli in modo semplice e chiaro affinché il genitore possa, se vuole, attingervi nella comunicazione con i figli adolescenti.

Infine presenterò alcuni risultati del Monitoraggio dell’attività di Sperimentazione inerente il Progetto CSOA per l’orientamento al quale ho lavorato nel 2003 (POR Sardegna – Misura 3.5. Scheda C). Esse fanno specifico riferimento alle capacità relazionali dell’operatore.

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