Introduzione alla Grafologia

La Grafologia (e la sua evoluzione detta Psicologia della scrittura) è una scienza statistica e sperimentale che studia il gesto grafico per stabilire il rapporto tra grafia e personalità dello scrivente. Viene utilizzata per cogliere ed evidenziare le potenzialità, le attitudini e la personalità di un individuo attraverso l’analisi della sua scrittura.

In Grafologia tutto o quasi ha un significato. Ad esempio il “foglio” rappresenta l’ambiente, cioè sia ciò che ci circonda, il contesto dove viviamo, sia le persone che abbiamo intorno. Quindi a seconda di come “usiamo” il foglio possiamo capire molte cose su come ci rapportiamo con l’ambiente e con le persone.

Come regola generale, più scriviamo sul foglio più tendiamo ad esprimerci nell’ambiente, ad “usarlo”, di conseguenza negando (più o meno consapevolmente) agli altri di poter fare altrettanto.

Poiché la scrittura adottata dalla nostra cultura occidentale corre da sinistra (punto di partenza, ciò che siamo) verso destra (punto di arrivo, ciò che saremo) possiamo affermare che la parte sinistra del foglio simboleggia il passato, l’origine del corso delle nostre azioni, il rapporto con il passato e come percepiamo ora il senso di paternità, mentre la parte destra rappresenta l’ambiente che dobbiamo fronteggiare al momento attuale, cioè l’altro, il prossimo, l’interlocutore, il futuro. In sostanza il procedere nello scrivere simboleggia l’andare incontro all’ambiente e agli altri, andare verso il futuro.

L’alto è simbolicamente il luogo dove ha sede l’autorità intesa come qualcosa o qualcuno ci che sovrasta, vede e giudica.

Quindi il margine lasciato nel foglio in alto (margine superiore) rappresenta lo spazio che lasciamo all’autorità, cioè la considerazione ed il rapporto che abbiamo con l’autorità, la gerarchia.

Questo concetto coincide con il “Super-Io” della psicologia classica.

Normalmente lo scrivente dovrebbe occupare tutto il foglio, cioè essere padrone dell’ambiente in cui opera. Ogni spazio lasciato ai lati del foglio è quindi interpretabile come una forma di auto-limitazione. Quindi se lasciamo dei margini evidenti nel foglio, cioè degli spazi a destra, a sinistra, sopra o sotto il foglio non occupati dalla scrittura, questo sta a significare che abbiamo delle difficoltà a rapportarci con il nostro passato, con gli altri, o con l’autorità.


Michele Di Lena

Presentazione personale: sono uno studioso di comunicazione e appassionato di miglioramento personale, anche se nasco come informatico. Il mio interesse per la comunicazione e per il miglioramento personale nasce diversi anni fa, dopo essermi trasferito a Milano subito dopo la laurea in Informatica. Ho studiato e applicato sul campo la PNL, la Psicocibernetica e il Metodo Silva. Sono anche un appassionato di linguaggio del corpo, che ho approfondito in corsi ed esperimenti sul campo.
Da qualche anno i miei interessi sono focalizzati sullo studio della Grafologia, che ritengo uno degli strumenti più idonei per approfondire lo studio della personalità e per capire i limiti e le potenzialità individuali.
Il mio entusiasmo per la materia mi ha spinto a scrivere un ebook sulla Grafologia di stampo divulgativo ma rigoroso nel quale, attraverso un percorso formativo di 7 giorni, è possibile apprendere i fondamenti di questa affascinante e controversa disciplina.