Nelle sedute avevo parlato delle mie difficoltà a rapportarmi con gli altri, nello specifico con i colleghi, citando vari episodi che mi avevano fatta star male.
Ho parlato della mia famiglia, narrando fatti che mi hanno fatta scoppiare a piangere, facendomi provare un grande imbarazzo perchè lo psicologo mi guardava in silenzio e questo mi esasperava ancora di più. Il tutto per concludere che dovevo riallacciare i rapporti con la mia famiglia, quando il mio intento era superare quel passato e andare avanti.
Vi assicuro che gli episodi di cui ho parlato non erano facili da tirare fuori, per cui ritengo di essermi aperta, pure troppo, ricavandone una reazione asettica e qualche conclusione preconfezionata.
Probabilmente secondo il suo metodo i rapporti con la famiglia devono esserci a tutti i costi, però a me ha lasciato l'amaro in bocca perchè gli ho ben specificato che mio padre è un irascibile, facile ad alzare le mani. Devo riallacciare i rapporti col rischio di beccarmi ancora le sberle? E' normale consigliare ad un paziente di riprendere il dialogo con un soggetto potenzialmente violento? A buonsenso, io consiglierei l'esatto contrario: di starsene alla larga il più possibile. Di fronte al mio netto rifiuto lo psicologo insisteva che col tempo, gradualmente ecc., ma si trattava di un passo fondamentale da fare.
Le mie aspettative a riguardo erano ben diverse, speravo di essere pienamente sostenuta nell'unico atto di emancipazione di tutta la mia vita e che mi aiutasse a rafforzarmi a camminare sulle mie gambe, a diventare un'adulta, nel limite del salvabile, equilibrata. Se torno indietro, questa possibilità, non esisterà più. Mio padre non voleva assolutamente che mi trovassi un ragazzo perchè diceva che il mio dovere era rimanere a vivere lì ed occuparmi di loro quando sarebbero stati anziani. Questa cosa non gliel'ho detta allo psicologo, ma tanto a cosa sarebbe servita? Era la mia parola contro la sua e le "brave persone", persino quelle più istruite, usando parole forbite, la ragione la danno sempre al più forte.