|
Dear visitor, welcome to Forum di Psicologia di Nienteansia.it. If this is your first visit here, please read the Help. It explains in detail how this page works. To use all features of this page, you should consider registering. Please use the registration form, to register here or read more information about the registration process. If you are already registered, please login here.
Secondo me alcune persone che si sono suicidate hanno chiesto aiuto prima di arrivare a compiere il gesto estremo, ma hanno trovato solo indifferenza da parte di chi avrebbe dovuto aiutarli.
E cioè : (senza alcun giudizio di merito, ma come semplice constatazione) ... mi sembra evidente che quando il proprio mondo, quello coltivato per una vita intera, è nel culto del divertimento-rapantisimo-frivolezza...poi ci si senta comletamente tagliati fuori quando si è gravemente malati.
rimango letteralmente basita:
di là hai detto che conosci solo depressi che sono "figli di papà"
qui che il suicidio assistito è scelto da quelli del "divertimento-rapantisimo-frivolezza"
puoi anche inserire la frase
Quoted
senza alcun giudizio di merito
ma queste frasi grondano di giudizi e quando dici
Quoted
ma come semplice constatazione
mi chiedo con quali occhi guardi il mondo che ti circonda
perché i numeri sono abbastanza chiari
- il suicidio assistito di chi vai sui giornali è uno, tutti gli altri muoiono senza tanto clamore
- la depressione è abbastanza trasversale, non guarda molto al conto in banca. se vogliamo dire che i paesi ricchi sono più depressi, ci sta anche ma conosciamo anche determinate cause e sappiamo pure che c'è una rete di accesso alle cure che nei paesi poveri non c'è.
This post has been edited 1 times, last edit by "Settembre" (Oct 22nd 2019, 11:58am)
Quoted
mi sembra evidente che quando il proprio mondo, quello coltivato per una vita intera, è nel culto del divertimento-rapantisimo-frivolezza...poi ci si senta comletamente tagliati fuori quando si è gravemente malati. Ma si può essere ragionevolmente certi, credo, che un volontario dell'Unitalsi non vivrebbe lo stesso evento nello stesso modo
Quoted
Sarà un caso, e non pretendo di universalizzare nulla, ma per quanto ricade nella mia esperienza diretta...di depressi in vario grado ne conosco tanti, e...sono tutti "figli di papà"...
Gli amici che devono svoltare la giornata e portare pane a casa, invece, sono Esempi di forza vitale!
This post has been edited 1 times, last edit by "Settembre" (Oct 22nd 2019, 12:15pm)
Queste osservazioni raccontano il tuo mondo, il tuo modo di percepire la realtà e le persone che ti circondando. Vedere solo figli di papà vuol dire non vedere tutti gli altri (peraltro anche qui sul forum) ed è per questo che ti ho fatto una domanda personale. Rimanendo in tema, quanto persone depresse hai conosciuto approfonditamente, quante persone che si sono suicidiate hai conosciuto approfonditamente, chi di questi ti ha parlato e raccontato il suo vissuto...come hai fatto a formarti quest'opinione?
Molti suicidi non derivano da crisi depressive, ma dalla disperazione ( per esempio chi si suicida perchè è schiacciato dai debiti ). Io personalmente ho sentito persone calunniare altre persone che si erano suicidate. Per esempio dicevano che il suicida era un debole o peggio un fallito. Calunniare un morto è doppiamente deprecabile.
"Non è possibile superare una crisi depressiva con la volontà. Durante una crisi depressiva, proprio a causa della malattia, il soggetto ha a disposizione una scarsissima quantità di energia psichica, a volte appena sufficiente per andare avanti. Dobbiamo tenere presente che, per definizione, la volontà è la quantità di energia psichica di cui un soggetto dispone: risulta quindi evidente che un depresso, già con poca energia psichica, non possa far leva su di essa per superare lo stato depressivo"
Grazie!!! dobbiamo scolpirci questa cosa! non è un problema di volontà. Come non lo è lo è per l'ansia e le ossessioni (vedi dipendenze) gravi. Il richiamo continuo alla volontà alimenta ancora di più lo stigma e l'isolamento.
Esatto. E infierisce del tutto inutilmente sul malato, privandolo della possibilità di combattere davvero e di utilizzare al meglio la sua energia ridotta... La depressione è un male subdolo , con molte facce, si innesta su altre sofferenze o fa il suo esordio in esistenze che all'apparenza non sembrano avere il minimo spazio per lei... anche per questa complessità proliferano dicerie e confusioni. Sono grata a tutti i medici e ricercatori che fanno divulgazione![]()
ed è proprio per questo motivi che molti depressi non parlano e non raccontano. Non che il dialogo sia di per sé curativo ma può talvolta alleviare i sintomi
Quoted
del suicidio (se non fosse chiaro lo chiarisco ora) : non ho mai pensato che sia in abbinamento alla depressione.
Poi per carità certi mali sono atroci, però la differenza è che c'è chi li affronta e chi no. Perciò da cristiano in questo caso mi trovo d'accordo con chi dice che chi non ha certi valori non affronta bene certe situazioni. Infatti è pur vero che una vita di divertimenti è una vita sprecata. Alla fine tali persone non sono capaci di far niente nella vita.
dall'esterno non possiamo sapere nulla degli "schemi" di chi fronteggia un dolore, fisico o mentale, che per nostra fortuna e non per nostro merito finora ci è stato risparmiato. La vedo come una base necessaria di umiltà e solidarietà umana.
1 guests
|
MotoVita: il blog critico a tutela dei motociclisti | Anxiety & stress management
Forum Software: Burning Board®, developed by WoltLab® GmbH