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@sara per lunghi mesi ho avuto problemi drammatici col cibo, ma ora che sono almeno in parte superati e ho ripreso a cucinare - soprattutto le cose più "porche" per gli altri - tempo permettendo mi sa che parteciperò a quella sezione, oggi le "lasagne di emergenza" improvvisate in 20 min. per i miei famelici ed esigentissimi nipoti e loro compagni sono andate a ruba
Chi ha stabilito che una donna in quanto donna deve per forza saper cucinare?
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Passato attraverso parecchie tempeste, navigo ancora. Ma ho scoperto che non sopporto i cretini, vecchi o giovani che siano.
Date of registration: May 27th 2015
Location: italia centrale (quando non viaggio)
Occupation: facciodame e sono orgogliosamente indipendente
io non so cucinare e vivo bene ugualmente. per fare una pasta 2 o 3 bistecche, un pò di verdura cruda o in barattolo o scongelare un pò di pesce non ci vuole molto. dolci ed altre cose non fanno per me, all'alimentazione e ai pasti il dedico il minimo tempo indispensabile, non sento certo bisogno di torte o dolci o piatti complicati. mangio scondito-insipido-veloce. sono basic in molti aspetti della mia vita e lo sono anche per il cibo. come ha detto un giorno un mio collega col quale parlavo della mia alimentazione, io non mangio bensì mi nutro. dei sapori poi mi interessa poco assai. il sale l' ho tolto per prova circa 20 anni fa e non l'ho più usato. zucchero idem. condisco solo con olio e limone. mi nutrivo così anche da sposato, zero problemi.
Ora che si avvicina il periodo pandori e panettoni, mi chiedo: ma come fate ???
ho avuto una relazione con una donna che diceva, una volta andati a convivere, che non vedeva l' ora di mettersi ai fornelli per me ....
tutto questo per dire che non c' è nulla di strano nel non saper cucinare, l'idea di donna che ai fornelli deve sfornare chissà cosa per compiacere il proprio uomo non mi appartiene.
poi, per carità, che ci sia chi ai fornelli si diletta è una gran bella cosa. io mi diletto con altro.
alla flebo non ci avevo pensato ... potrebbe essere un' ideaio non so cucinare e vivo bene ugualmente. per fare una pasta 2 o 3 bistecche, un pò di verdura cruda o in barattolo o scongelare un pò di pesce non ci vuole molto. dolci ed altre cose non fanno per me, all'alimentazione e ai pasti il dedico il minimo tempo indispensabile, non sento certo bisogno di torte o dolci o piatti complicati. mangio scondito-insipido-veloce. sono basic in molti aspetti della mia vita e lo sono anche per il cibo. come ha detto un giorno un mio collega col quale parlavo della mia alimentazione, io non mangio bensì mi nutro. dei sapori poi mi interessa poco assai. il sale l' ho tolto per prova circa 20 anni fa e non l'ho più usato. zucchero idem. condisco solo con olio e limone. mi nutrivo così anche da sposato, zero problemi.
Sei molto razionale. Potresti giungere anche ad alimentarti via flebo durante il sonno notturno: risparmieresti anche il tempo dei pasti. In alternativa potresti usare dei frullati-papponi che contengono le sostanze necessarie.
Mi riesce però difficile comprendere i vantaggi di nutrirsi e non di mangiare consapevolmente e di tutte le rinunce che ciò implica. Ognuno ha il diritto di pensare come vuole, basta che non imponga agli altri le proprie preferenze.
Ma non solo rispetto questa filosofia di vita minimalista, addirittura auspico che sempre più persone la facciano propria, ma per mero egoismo.
Così auspico che sempre più gente si rivolga ai fast-food per consumare sempre più sostanze chimicamente manipolate e si rovini il fegato, lo stomaco, ecc. Ovvero che fumi (all'aperto) ovvero beva smodatamente alcoolici adulterati, senza nemmeno apprezzare il gusto dei cocktails. Ci sono troppi umani per le capacità del pianeta e la razza umana deve contenersi.
Ho una visione epicurea del mondo: se devo vivere e sono dotato di organi, arti, ecc. ho acquisito abilità nell'uso degli organi ed arti medesimi, ebbene ho il dovere morale di usarli al meglio e vivere bene, secondo le mie possibilità. E, tutto sommato, i buoni cibi sani sono pochi e se troppa gente ne facesse uso non ce ne sarebbero abbastanza per tutti.
E guardo con favore tutti i vegetariani, vegani, ecc. Pure la carne è un alimento scarso, rispetto ai ritmi di crescita degli umani. Meglio che mangino grilli, cavallette e vermi. Io resto affezionato alla fiorentina con contorno di patatine fritte e fagioli al fiasco (con una bottiglia di buon Chianti).
Su una cosa sono sinceramente d'accordo: l'eliminazione di conservanti ed eccitatori chimici del gusto. Che ne sono tantissimi e dappertutto ...
Per questo sono molti anni che vado riducendo il consumo di alimenti contenenti sostanze conservanti e cerco di informarmi sui componenti dei cibi.
Certo, non si può del tutto eliminare il consumo di cibi preconfezionati, ogni tanto una pizza o un hamburger con patatine e ketchup ci sta …
Ora che si avvicina il periodo pandori e panettoni, mi chiedo: ma come fate ???
Effettivamente è un problema, ma si può sopravvivere contenendo le quantità e puntando alla qualità.
ho avuto una relazione con una donna che diceva, una volta andati a convivere, che non vedeva l' ora di mettersi ai fornelli per me ....
Capisco perfettamente che possa costituire una minaccia seria, da non prendere sottogamba quando sei single. In effetti è un argomento che milita a favore del fare l'amante di donna sposata invece di diventare convivente.
Particolarmente le donne giovani sono sempre più convinte di saper cucinare bene avendo imparato due o tre pietanze dalla madre e non vedono l'ora di dimostrare le loro capacità. Consiglio sempre di esaminare obiettivamente come è la madre (con notevole approssimazione è come diventerà la figlia). Se sa cucinare bene ed è una personalità interessante, si può tentare. Altrimenti, meglio lasciar perdere. E' il reality della vita.
Se, poi, la figlia è gradevole sotto altri aspetti, è una donna in carriera ma non sa proprio cucinare o cucina in modo sgradevole (come può capitare specie se è straniera) occorre fare subdolamente leva sulla sua vanità, per esaltare altre sue qualità e tenerla quanto più lontana dai fornelli. Oppure, inventarsi delle incompatibilità alimentari mirate, che mettano fuori gioco i piatti "forti" della donna incapace. Poi, si può usare la carta della equa ripartizione dei compiti casalinghi ed optare per cucinare ….
tutto questo per dire che non c' è nulla di strano nel non saper cucinare, l'idea di donna che ai fornelli deve sfornare chissà cosa per compiacere il proprio uomo non mi appartiene.
poi, per carità, che ci sia chi ai fornelli si diletta è una gran bella cosa. io mi diletto con altro.
Concordo.
Ognuno è libero di dilettarsi come vuole, basta che non infligga sofferenze agli altri, specie se in modo sistematico (come potrebbe capitare in una convivenza).
Ma credo che nel futuro i partners di coppia si terranno sempre più stretta la loro autonomia e preferiranno una relazione a distanza (ognuno a casa sua e stanze separate quando si è sotto lo stesso tetto). In questo senso, mi sento uno sperimentatore …
P.
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