Ciao a tutti,
qualcuno di voi ha avuto esperienze di studio/vita fuori casa con ansia e attacchi di panico? Io in questo momento sto studiando a un'ora da casa mia e viaggio ogni giorno, ma a causa dell'agorafobia e di una crisi molto forte avuta l'estate dopo la maturità ci ho messo un po' a ingranare, ho cominciato le lezioni solo a metà anno e tutt'ora mi faccio accompagnare da mia madre perchè l'autostrada e le gallerie mi danno problemi (ma mi rendo conto di dover affrontare anche questa paura molto presto se voglio staccarmi da lei). Ben presto mi sono resa conto che questa facoltà non fa per me, e d'altra parte era un'altra quella che avevo scelto, ma a causa della distanza (quella che vorrei fare è a più di due ore di treno da qui) e dei miei problemi ho cercato la cosa più simile e mi sono buttata. Oltre a non piacermi il corso, non sono riuscita nemmeno a farmi degli amici e ad ambientarmi avendo cominciato in ritardo quando ormai tutti i gruppetti si sono già formati.
L'anno prossimo vorrei tanto trasferirmi e cominciare il percorso che avevo in mente da zero. Vorrei essere un pò più indipendente dalla mia famiglia (con cui ho un rapporto sia di conflitto che di dipendenza) e farmi degli amici e studiare ciò che amo, ma soffro ancora di ansia e il pensiero di avere attacchi di panico, specie durante la notte, e non poter contare su nessuno (anche solo per stare lì accanto a me e aspettare che passi) è insopportabile. Nè sopporto l'idea di andare a vivere con persone che non conosco e che potrebbero non capire, giudicarmi, o essere scocciate dal fatto che io le svegli di notte, sempre che avrò il coraggio di farlo e non starò lì a soffrire in silenzio, per poi rendermi c onto dopo poche settimane che non fa per me e tornare a casa a testa bassa. Sarebbe un fallimento veramente molto grande per me, e credo che mi porterebbe a una nuova crisi come quella di quest'estate, quando avevo paura anche solo a traversare il vialetto. Davvero non ho voglia di finire nuovamente in quelle condizioni; ma sono anche stanca di lasciare che questa cosa si prenda la mia vita e mi impedisca di fare ciò che amo.
Qual è secondo voi il miglior modo per affrontare la situazione?