Ansia Normale e Patologica

Il termine paura rappresenta una variegata gamma di reazione specifiche, ad esempio una risposta adeguata al pericolo che può salvarci la vita attraverso l’attivazione di una serie di reazioni fisiche e psicologiche di sopravvivenza che ci stimola ad affrontare le sfide che minacciano la nostra quotidianità.

Nell’ambito psicologico l’esperienza soggettiva della paura diviene ansia: l’individuo infatti, di fronte ad un inesistente elemento oggettivo di pericolo fisico (ad esempio un incendio o un terremoto), reagisce con un intenso grado di paura.

E’ evidente di conseguenza che spesso molte forme di ansia sono normali e perfino utili, del resto madre natura ci ha donato questo meccanismo di difesa con lo scopo di proteggerci e prevenire potenziali pericoli, ma l’uomo nella sua evoluzione da potenziale vantaggio l’ha trasformato in handicap o svantaggio.

Sappiamo che l’ansia che accompagna una presentazione in pubblico può risultare motivante, anzi l’impegno necessario per attenuare la sensazione di ansia può consentire addirittura un risultato più apprezzabile.

Questa, ed altre forme ansiogene normali, sono però differenti dai sintomi provocati dai disturbi d’ansia e cioè da forme d’ansia disfunzionali.

Per essere considerati segno di una malattia psicologica specifica i sintomi dell’ansia devono essere eccessivi, causare una notevole dose di angoscia ed infine interferire con il normale funzionamento dell’individuo nella sua quotidianità.

Negli individui che soffrono di disturbi d’ansia, la distinzione tra paura ed ansia si fa confusa, infatti tali soggetti manifestano le tipiche reazioni di paura, descritte in precedenza, in situazioni che la maggior parte delle persone non percepirebbe come realisticamente pericolose.

Sostanzialmente colui/lei che soffre di disturbi d’ansia è caratterizzato/a da una accresciuta sensibilità o iperattivazione del sistema di difesa interno; l’allarme può essere forte ed impellente e causare una stato di agitazione “come se” ci fosse un pericolo reale.

In chi è affetto dalla patologia ansiogena gli allarmi ripetuti possono arrivare a bloccare il naturale andamento della vita ed essere in grado di assorbire tutta l’attenzione del soggetto, almeno sino a quando, spesso chiedendo aiuto ad un professionista, non si trova il meccanismo per neutralizzarli e migliorare la propria gestione dell’ansia.

Dott. Andrea Carubia,

psicologo-sessuologo-psicoterapeuta,