Caos apparente nella Scienza dell’Hermes
“L’angelo solare, sollevando con la mano destra un’urna d’oro, ne travasa il liquore nell’urna d’argento che regge con la sinistra…” – Marie Victor Stanislas de Guaita (1861-1897).
Stefano Mayorca, ne “La Scienza dell’Hermes” (Spazio Interiore, Roma 2016) non trascura il fatto che l’Elixir sia in stretta analogia con certi elementi organici e con l’apparato eterico, ammettendo poi come l’immagine descritta dall’esoterista francese, appartenente alla XIV Lama dei Tarocchi, alluda esplicitamente alla questione dell’Arché quale fermento di maturazione, e autentica Quintessenza, la cui possibilità di essere moltiplicata riguardi sia il regno della quantità sia la proprietà stessa della sostanza.
Secco o umido?
Corpi alchimici sperimentali, che riconoscono le loro radici proprio nella scienza cosmologica di provenienza orientale, vennero reintrodotti nell’ambito islamico da Jabir ibn Hayyan (Giabir). Il vitale prodotto dell’opera, l’al-iksir (dal greco xërós, secco), concepito alla stregua d’una sostanza artificiale, veniva ritenuto dotato d’un proprio dinamismo, tale da conferire anche ad altri la sua intrinseca perfezione.
Tesi della Bilancia
Eppure, mediante il Lunare e il Mercuriale, nella struttura “sottile” dell’essere umano si ritrova ogni capacità di proiezione. Esternata, la materia plastica si concretizza. Ma questa “fabbrica”, per giungere a maturazione, dev’essere perseguita in maniera costante e graduale, nel rispetto del giusto equilibrio dei quattro elementi, allo scopo di perfezionarne le trasformazioni, in base a quella “Tesi della Bilancia”, teorizzata da Giabir, per ribadire il concetto di come tutto debba avvenire a imitazione dell’operato della Natura. I corpi si fondono così l’un l’altro, acquisendo capacità differenti da quelle possedute antecedentemente.
Aurora Consurgens
Il tantrismo dimostra come alla nascita traumatica di ciascuno di noi contribuiscono odori e sapori dei fluidi corporei (seme, urina, feci, sangue mestruale e muco), a cui alludono le cinque M del Panchamakara (madya, m??sa, matsya, mudr?, maithuna), divenute “nutrimento iniziatico” nell’enigmatica figura IX dell’Aurora Consurgens. In essa, il sacrificio-permuta si fonda sullo scambio di energie in continua correlazione tra l’interno e l’esterno (inspirazione, espirazione; alimentazione, escrezione…). Da un tale baratto dipende tutto quanto ne deriva, e per gli ?ivas?tra di Vasugupta, “il mestolo” di questa funzione di rimescolamento è costituito dal corpo.