Nome dell'autore: Giuseppe Maria Silvio Ierace

Identità di genere – Chimere e prodigi del corpo

“Quod enim genus figura est, ego non quod obierim?” (Carmina LXIII, v. 62). Catullo si pose il problema della scelta impetuosa (“ut nemus citato cupide pede tetigit”, v. 2) della “trasgressione di genere” effettuata da Attis, a causa di un “Veneris nimio odio” (v. 17), e, nel connotare un’indecisione tra lo psichico e l’esistenziale, tra …

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Perché abbiamo un’anima

L’epistemologo ante litteram Pierre Gassend, detto Gassendi (1592-1655), obiettò a René Descartes (1596-1650) l’impossibilità da parte dell’immateriale, privo d’estensione (“res cogitans”) di interagire con la materia comunque soggetta a espansione (“res extensa”). Ma neppure l’occasionalismo di Arnold Geulincx (1624-1669) e Nicolas Malebranche (1638-1715) avrebbe potuto adeguatamente sostituire la ghiandola pineale quale “nocchiero nella barca” corporea. …

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Jung e Pauli. Il carteggio originale sulla Sincronicità

In Carl Gustav Jung una prima allusione all’idea di sincronicità sembrerebbe balenare in occasione del seminario sui sogni del 28 novembre 1928, in cui si esaminarono delle coincidenze associate a immagini oniriche. Una testa di toro disegnata da un paziente, con un disco solare tra le corna, e la lettera ricevuta da un amico che …

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Dal tragico all’osceno

In “Dal tragico all’osceno” (Bompiani, Milano 2016), Antonio Scurati nota come per la prima volta siano stati diagnosticati casi di Sindrome Post-Traumatica da Stress Acuto in soggetti, per così dire, colpiti da un evento mediatico, costituito dall’ossessiva diffusione delle immagini relative al crollo delle Torri gemelle. Non “reduci di guerra”, bensì spettatori televisivi della violenza …

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La nuova disciplina del benessere. Vivere il meglio possibile… nella Sincronicità: ovvero di Welfare, Hyggelig, Zeitgeist, Kairos, concentrazione, amore… e altre “storie”.

Nel suo celebre saggio “Die Kunst, glücklich zu sein: Dargestellt in fünfzig Lebensregeln” (l’arte d’essere felici: esposta in cinquanta precetti), Arthur Schopenhauer (1788-1860) presentava un’accezione filosofica, molto influenzata dalla concezione buddhista, delle modalità di evitamento del dolore. Eppure, in tedesco, glück significa anche fortuna e solamente glückseligheit è indice di beatitudine duratura. E sì, perché …

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