I bambini detti Diversi o Indaco-Cristallo
Da parecchio tempo la nostra società é confrontata con adulti e soprattutto bambini e adolescenti che sembrano e sono diversi, che sembra vivano in un loro mondo, alle volte svogliati o disattenti o che danno risposte magari non consone ai soliti schemi abitudinali e che di conseguenza possono spiazzare i loro insegnati docenti e genitori. Purtroppo, attualmente, i genitori, a causa degli andamenti della società attuale in cui si vive, non riescono a seguire a pieno i loro figli e forse non più così attenti alle loro esigenze interiori, può sfuggire loro il dettaglio per capire le esigenze di questi ragazzi soprattutto se questi sono classificati come diversi. Purtroppo, ancora troppo spesso, questa società da sentenze sommarie e forse troppo sbrigative sulla diversità di questi ragazzi classificandoli come borderline, psicotici o addirittura schizofrenici o per usare un termine attuale, con disturbo di personalità. Certo, qui si potrebbe aprire un vasto discorso per il disturbo di personalità. Attualmente si potrebbe dire, che sono tutti disturbati nella personalità a causa, sempre, della frenetica vita sociale che impone spesso solo il dover apparire esteriormente, con modi di fare e abbigliamenti magari eccessivi o fuori luogo, e questo soprattutto tra gli adolescenti e nelle classi scolastiche. Questo va a discapito del proprio se, e gli adolescenti hanno perso la loro vera personalità e identità perché ricevono direttive di adulti che a loro volta hanno perso la loro vera identità, e peggio ancora questo accade se non ricevono direttive o solo in modo blando. Essi purtroppo si identificano con stereotopi immaginari e virtuali imposti in modo anche subliminale dalla società attraverso i media. Ma ce una cerchia di adolescenti che rimangono con la loro vera personalità, i “diversi” e il dramma é che vengono individuati e classificati proprio da quegli adulti che anno perso la loro personalità e che ricoprono cariche istituzionali importanti (docenti, educatori, ecc.) giudicandoli adolescenti malati solo perché essendo veri non vogliono modificare la loro vera personalità e quindi non vengono capiti.