Le forme del pensiero musicale – Projectwork

Utente: O. C. E.

Età: 3 Anni

Diagnosi: Tetraplegia Spastico-Distonica

Neuropsichiatra: Dott.ssa Bettina Barbieri NPI  AUSL Mirandola (MO)

Organizzazione degli incontri: un incontro settimanale a scuola da 60′

Luogo: Scuola dell’Infanzia “Gianni Rodari”, Finale Emilia (MO)

Durata: 10 incontri

L’intervento di musicoterapia  è stato richiesto dalla scuola

Premessa

E. un bambino nigeriano di 3 anni, è affetto da Tetraplegia Spastico-Distonica con atteggiamento estensorio degli arti inferiori, ipertonico flessorio degli arti superiori, non ha ancora raggiunto il controllo del capo a causa di una marcata ipotonia assiale, e presenta epilessia sintomatica.

Il deficit di produzione di movimento è soprattutto sul lato destro, con disturbi della regolazione del tono muscolare (spasticità ipertonica), della coordinazione e del controllo posturale del capo.

È stato seguito dai Servizi sociali dal luglio del 2008, appena giunto in Italia. La famiglia, compresa la gravità della situazione, è intervenuta seguendo il bambino per operare su diversi fronti. Nel gennaio del 2008 E. ha iniziato un percorso di fisioterapia,  con la frequenza di 2 incontri settimanali, in orario scolastico.

Il bambino non ha mai svolto attività  espressive, per cui il lavoro che si è pensato di svolgere a scuola ha visto la partecipazione del gruppo classe, all’interno di un progetto Psico-motorio, con l’insegnante di classe, l’insegnante di sostegno/Musicoterapeuta, come componente attiva.

E. è un bambino abituato a stare assieme ad altre persone, con una buona capacità uditiva, ed è abituato ad ascoltare musica.

È  stato importante per E. l’attività musicale come momento strutturato, di ascolto attivo, di esplorazione sensoriale, in maniera olistica, con l’aggiunta del movimento, la pratica strumentale, centrata sull’ascolto, sull’espressività, sull’associazione stimolo-risposta, dei suoni vocali e di quelli onomatopeici.

Gli incontri sono stati pensati e strutturati con un assetto triangolare-circolare, assieme all’ insegnante di sezione, che è  stata parte attiva nei momenti di canto d’insieme e in tutte le altre fasi del Progetto, con lo scopo di favorire la relazione  tra E. con la classe e di armonizzarla.

Obiettivi

  • Promuovere la Circolarità della relazione coi pari.
  • Stimolare all’Orientamento Sonoro-Spaziale.
  • Utilizzare lo strumento musicale associato all’aspetto motorio.
  • Tradurre costantemente i contenuti musicali in ambiti e codici espressivi diversi in modo graduato, a seconda della complessità dell’attività.
  • Corpo – Giochi motori.
  • Uso dello Strumento (Attivo-Passivo).
  • Ampliare i canali di comunicazione attraverso esperienze globali.

Strumenti e Metodi

L’ambiente in cui si è svolto il PW è stato la palestra.

Si è proposto un setting statico, un tappeto morbido al centro,  dove E. poteva esser sdraiato,  e all’esterno dinamico, grazie agli altri bambini della sezione,  aperto e flessibile, con una disposizione dello spazio-strumentario   circolare, vicino E, mentre gli altri potevano  muoversi liberamente, con movimenti lenti, relazionandosi con E. attraverso lo strumento,  la Metodologia usata era direttiva/semi-direttiva.

Per integrare il campo di esperienza sono state proposte attività vocali, lavorato sulla percezione del corpo, sulla respirazione, modulazione vocale, reazione feedback alle proposte sonore, ritmiche e di movimento, con variazioni graduali, attività musicali e proposte che consentono di sviluppare diversi linguaggi. Il ruolo dei compagni di classe è stato determinante perche i bambini hanno imparato ad avere con E. un contatto corporeo adeguato alla sua problematica, stabilendo con E.  un rapporto solidale e una migliore collaborazione  in sezione.

Materiali

  • Chitarra.
  • Strumentario Orff (Tamburi, piastre, maracas, … etc.).
  • Stereo.
  • Suoni onomatopeici.
  • Palloncini, corde, stoffe.
  • Tappeti morbidi-cuscini, percorsi guidati.

Documentazione

La documentazione si è svolta attraverso l’utilizzo di un Protocollo e una Scheda di Lettura Vocale da compilare a ogni seduta, integrata in momenti diversi degli incontri.

Si è proposto a metà percorso un questionario per documentare il punto di vista delle insegnanti.

Verifica

Gli incontri di verifica sono stati necessari per confrontarsi sulle  nuove dinamiche messe in atto dal bambino.

E’ stata molto utile la collaborazione  con le insegnanti di sezione, l’educatrice comunale, per valutare la qualità e la validità dei risultati raggiunti.

Projectwork

Utente: G.  B.

Anni: 8

Diagnosi: Disturbo Pervasivo dello sviluppo- Disturbo Autistico

Neuropsichiatra: Dott.ssa Benatti NPI  AUSL Modena

Organizzazione degli incontri: Martedi  9:00- 10.00

Luogo: Scuola Elementare Madonna Pellegrina – Modena

Durata:    Dicembre ’08 – Giugno ’09

L’intervento di Musicoterapia è stato richiesto dalla famiglia.

Premessa

G.  è un bambino affetto      da    Disturbo   pervasivo dello Sviluppo, nella sua forma più grave, ovvero l’Autismo.

Frequenta la classe  seconda   elementare, ha il sostegno scolastico coperto per tutte le ore.

E’ stato seguito dalla famiglia sin da piccolo, appena è stata realizzata la diagnosi. E’ seguito dall’Usl da quando aveva 2 anni, sono previsti due incontri annuali con la neuropsichiatra: la Dott.ssa Benatti.

Dal mese di dicembre  2008 ha intrapreso con frequenza settimanale le seguenti  attività riabilitative:

un incontro di  ippoterapia il mercoledi mattina, il  nuoto  al venerdi mattina (gli piace molto stare nell’acqua), un incontro di Arteterapia il giovedi mattino dalle  9:30 alle 10:30, e uno di Musicoterapia il martedi mattina a scuola  dalle ore 9:00  alle 10:00.

E’ un bambino affettuoso,  ama il contatto fisico,  talvolta,  soprattutto nei contesti che sono per lui nuovi  si mostra  agitato e  iperattivo  .

Una caratteristica  di G. è il comportamento ‘insistentemente ripetitivo’ o ‘insistentemente perseverante. Diventa estremamente insistente sulle routine; all’inizio del percorso (per i primi 2  incontri) portava   con se una bottiglia di plastica vuota, ruotandola ininterrottamente,  abitudine modificata  negli incontri successivi.

Un aspetto del progetto su cui lavorare è stato  modificare in itinere le abitudini, come il tempo di permanenza   all’interno della sezione, per poi raggiungere a lungo termine l’obiettivo della socializzazione  con gruppo classe.

G. trascorreva    molto tempo fuori dalla sezione  con l’insegnante di sostegno, in una sala mensa, posizionandosi  alla finestra  nell’angolo della stanza,  non guardava fuori,  teneva  gli occhi chiusi  ed  emetteva dei  vocalizzi lunghi,  simili ad  un lamento continuo, che iniziavano con  un verso stridulo  fino a diventare   cupo e grave.

Una possibilità   da sfruttare è sta quella di lavorare assieme all’insegnante di sostegno a cui G. è molto affezionato.

Attraverso attività brevi, dall’esplorazione musicale all’ascolto passivo, alla produzione   svolgere l’attività musicale è stato per il bambino un momento  di  accoglienza ed espressione del suo mondo.

L’obiettivo principale era far sentire G era  senta accettato durante   gli incontri  di Musicoterapia  in maniera globale, con l’aggiunta  graduale del movimento, la pratica  strumentale centrata  sull’ascolto.

Obiettivi

l  Osservazione dello strumentario

l  Scoperta dello strumento musicale come mezzo espressivo

l  Tradurre  i contenuti musicali in ambiti e codici espressivi diversi in modo graduato, a seconda della complessità dell’attività:

l  Voce – stimoli Vocali

l  Strumento

l  Ampliare i canali di comunicazione/ socializzazione   coi pari attraverso esperienze sonoro- vocali

l  Aumentare il tempo all’interno della sezione

l  Creare un  gruppo coi pari per brevi momenti di  incontro (giochi sonoro- musicali) fuori dalla sezione  in momenti non didattici

l  Favorire l’interesse del linguaggio sonoro-musicale

l  Rafforzare i tempi e il livello di attenzione

l  Favorire gli atteggiamenti  emotivi e le  capacità di socializzazione

Strumenti e Metodi

Gli incontri sono stati effettuati a scuola,  in ambienti diversi,  in classe, nella sala di musica, alternando  gli spazi per rompere le routine, con momenti  all’interno della stanza che la scuola ha riservato  per il bambino, con tappeti morbidi e alcuni dei suoi giochi, tra cui un peluche di Winnie the Pooh, il suo orsetto preferito.

Si propone  un setting strutturato ma dinamico,  una disposizione  circolare dello spazio- strumentario , in cui possa muoversi liberamente e riconoscerlo come familiare, facilitante la libera espressione, una relazione terapeutica gratificante e un Metodologia  direttiva.

Per ottimizzare il lavoro si è proceduto   dal generale al particolare, creando una situazione- gioco  e poter avvicinarsi a G, al suo  spazio senza violarlo.

L’ attivazione  passivo- recettiva musicale, con strumenti melodici, e lo strumentario Orff,  ha permesso il coivolgimento del bambino, fino a renderlo attiva, con momenti  circolari  in cui hanno partecipato  i compagni di classe, e la sorella, Matilde, che frequenta la classe 5 elementare nella stessa scuola.

Per integrare il suo campo di esperienza  sono proposte attività ritmiche  e di movimento, con variazioni graduali, attività ludico musicali e proposte che consentono di sviluppare le abilità musicali pregresse e di imparare ad esprimersi con l’uso di diversi linguaggi. L’ approccio espressivo stimola gli aspetti affettivi, psicomotori, sociali e cognitivi.

Inoltre è prevista la pratica di semplici strumenti musicali non convenzionali con materiali di diverso tipo che favoriscono gli aspetti Sinestesici.

Materiali

l  Chitarra,

l  Strumentario Orff (Tamburi, piastre, maracas, etc.)

l  Letture

l  Stereo

l  Materiali da disegno

l  Collane- corde- lenzuola- palloncini

Documentazione

La documentazione è stata  svolta utilizzando un Diario di bordo,  attraverso l’utilizzo di un protocollo  da compilare a ogni seduta,  l’utilizzo di una Scheda di lettura vocale, un questionario compilato dai genitori  in itinere,  e integrata  con foto    in momenti diversi degli incontri.

Verifica

Il progetto si è svolto in parallelo ad un percorso di Arteterapia, per cui è stato   utile  poter  confrontarsi con l’esperta sulle modifiche del comportamento di G, sia all’inizio dl percorso, dopo il primo colloquio con la madre del bambino, che in itinere.

Sono  stati previsti  momenti di verifica in itinere, con le insegnanti di sezione, l’insegnante di sostegno e la Preside della scuola, per valutare la qualità e la validità dei risultati raggiunti e del percorso seguito.

Dott.ssa Giuliana Galante

Specializzata in Musicoterapia

Cell 3476655657