Linguaggio e comunicazione

La comunicazione non si identifica con il comportamento, essa è l’espressione di una intenzione e si manifesta mediante l’informazione e l’interazione tra i soggetti comunicanti. Lo scambio interattivo è osservabile tra due o più partecipanti che hanno intenzionalità reciproca. Le funzioni della comunicazione sono di natura preposizionale ( linguaggio) e relazionale ( la comunicazione genera, rinnova e modifica le relazioni umane). La comunicazione ha le sue origini negli animali ma nella specie umana esprime idee, sentimenti e intenzioni; essa è oggetto di studio multidisciplinare perché riguarda il soggetto umano che è, per sua dimensione costitutiva, un soggetto comunicante. Studiare la comunicazione significa affrontare l’argomento da diversi punti di vista. L’approccio matematico pone in evidenza il concetto di informazione come differenza tra due o più dati. Nello schema della comunicazione di Shannon e Weaver si evidenziano i vari passaggi che uniscono la fonte del messaggio al destinatario ( stimolo-messaggio-codice- trasmettitore- canale- ricevitore- decodificamessaggio-concettualizzazione). Nel contesto comunicativo ci può essere un feed-back positivo o negativo. Dal punto di vista semiotico la comunicazione implica la capacità insita di generare dei significati. Come sostiene Peirce il segno rappresenta una “ inferenza” cioè la possibilità di trarre delle conseguenze dai segni presi come indizio: “ L’oggetto del ragionamento è provare, partendo dalla considerazione di ciò che già conosciamo, quel cos’altro che non conosciamo”.

L’approccio pragmatico allo studio della comunicazione considera l’interazione tra il testo e il contesto. Grice sostiene che esiste una logica della comunicazione ( le “ implicature” della comunicazione consentono di estrarre dei significati tra ciò che viene detto e ciò che invece è implicito). Secondo Grice ci sono quattro principi che rendono efficace la comunicazione : principio di quantità, qualità, pertinenza e chiarezza. Dal punto di vista sociologico la comunicazione rappresenta l’evoluzione e la costruzione sociale della realtà nei contesti ristretti e allargati (istituzioni). Gli studi di Goffman sono fondamentali perché egli considera il soggetto comunicante un “ attore sociale” che interagisce con i simili in una sorta di rappresentazione teatrale che è la vita stessa. L’approccio psicologico alla comunicazione pone in rilievo la relazione che esiste tra comunicazione e identità della persona ( noi siamo quello che comunichiamo). Per Bateson il comportamento si identifica con la comunicazione. Nella “ Pragmatica della comunicazione” sostiene che le patologie non nascono per problemi dell’individuo ma della comunicazione, per questo motivo essa non si esaurisce come atto linguistico ma diventa metacomunicazione. Oltre il contenuto oggettivo del messaggio esiste una “cornice” nella quale esso si inserisce e le relazioni tra i soggetti comunicanti che esprimono il loro modo di essere e di porsi in relazione all’altro, anche con espressioni, gesti e ogni altro elemento riferito al contesto.