Fisiologia
Il passaggio dallo stato di veglia a quello di sonno avviene in modo graduale e coincide con il rallentamento delle nostre funzioni fisiologiche. Il calo fisiologico, non appena giunge il livello critico, attiva l’emisfero sinistro (emisfero dominante del cervello), il quale inizia a costruire immagini, suoni e sensazioni: i sogni, con lo scopo di ripristinare i valori chimico-fisici dello stato di veglia. Dopo il ripristino avviene nuovamente il calo ed il ciclo si ripete per tutta la durata del sonno. I sogni sono in grado di provocare l’innalzamento dei parametri chimico-fisici, ma devono essere continuamente interrotti per evitare che essi raggiungano valori elevati, quindi il rischio di farci svegliare. Le interruzioni continue provocano una condizione d’amnesia sempre più profonda, proporzionale alle interruzioni.
Durante il sogno, non avendo totale accesso all’emisfero destro, non abbiamo identità, né facoltà di ricordare, anzi la funzione mnemonica è circoscritta agli eventi della giornata appena trascorsa. Non abbiamo il concetto del tempo e delle distanze, né di residenza.
L’unica funzione mnemonica che rimane è quella di tipo spazio-temporale, la quale entra in attività mediante collegamenti rapidi d’accesso all’emisfero destro. Per svegliarci è indispensabile che entrino in attività entrambi gli emisferi e, precisamente, quando i collegamenti rapidi d’accesso all’emisfero destro si fanno sempre più frequenti. In questo caso, più coordinate spazio-temporali si congiungono e il sogno appare sempre più collegato alla vita reale.
Funzione dei sogni
I sogni servono per ripristinare lo stato fisiologico dell’organismo che ha subito un notevole rallentamento e per creare uno stato mentale che consente, dopo il risveglio, una capacità d’orientamento spazio-temporale istantanea.
Nel caso dovessimo svegliarci accidentalmente, mentre è in atto il calo fisiologico, cioè, senza un sogno in corso, avremmo grossi problemi a spostarci nell’ambiente circostante, scarse capacità sensoriali di vigilanza e difficoltà a coordinare semplici movimenti.
I sogni rappresentano anche un meccanismo di salvataggio delle informazioni raccolte nella giornata appena trascorsa e caricamento di tutti i programmi motori o di pensiero, dai più semplici a quelli più complicati. Gli eventi memorizzati e le abitudini non necessitano di essere recuperati perciò non sono rappresentate nei sogni, ma solo connessi concettualmente.
Quando i sogni sono sospesi per motivi accidentali o per traumi, recupero e caricamento non saranno eseguiti pertanto le persone avranno difficoltà a ricordare e ad eseguire semplici movimenti.