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Data di registrazione: mercoledì, 24 agosto 2011
Località: Roma
Lavoro: Studente psicologia
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In effetti la cosa che mi fa arrabbiare è che prima del matrimonio lui ha provato a "buttarmi lì" qualcosa, qualche timida proposta, forse per sondare il terreno, ma io non gli ho mai dimostrato che la cosa mi interessasse, anzi. Se lui ha pensato, o sperato, che col tempo le cose potessero cambiare, si è soltanto illuso.
Quello che mi stupisce di questo mondo trasgressivo è che ci si trovano coppie assolutamente "normali", anche tante persone simpatiche, intelligenti, impegnate nel loro lavoro, con figli...oltrettutto sembrano anche coppie molto unite (infatti mio marito dice che la trasgressione avvicina i partner). Io non ci capisco più niente....aiutatemi!
Io penso che ognuno sia libero di fare ciò che vuole, non giudico e non faccio la morale a nessuno. Se entrambi vogliono la stessa cosa, che facciano pure. Quello che mi delude, nel mio matrimonio, è la mancanza di rispetto da parte di mio marito verso i miei desideri (o divieti, in questo caso). La cosa più grave è la discordanza tra quello che voglio io e quello che vuole lui (in questo campo, su molto altro abbiamo unità di pensiero e di visione) e mi affligge il fatto che per amore lui non sia disposto a mettere da parte un brutto vizio.
Citato da "sorriso1972"
Io penso che ognuno sia libero di fare ciò che vuole, non giudico e non faccio la morale a nessuno. Se entrambi vogliono la stessa cosa, che facciano pure. Quello che mi delude, nel mio matrimonio, è la mancanza di rispetto da parte di mio marito verso i miei desideri (o divieti, in questo caso). La cosa più grave è la discordanza tra quello che voglio io e quello che vuole lui (in questo campo, su molto altro abbiamo unità di pensiero e di visione) e mi affligge il fatto che per amore lui non sia disposto a mettere da parte un brutto vizio.
Che ognuno sia libero di fare ciò che vuole è ovvio, ma allora non si sposasse. Il matrimonio non è affatto sinonimo di libertà assoluta: occorre condivisione, comunione, disciplina, senso del noi, e tante altre cose che non attengono alla sfera della libertà, ma che rientrano in un'ottica di reciproca collaborazione al fine di costuire una vita insieme.
Me la sono posta anch'io questa domanda, non crediate che sia così ingenua! Se dovessi giudicare solo dalla situazione che vi ho descritto direi di no, perchè quando si ama si rispetta l'altro e si è disposti a fare delle rinunce (tantopiù a cose che giudico del tutto superflue e superficiali). E' pur vero però che è lui a desiderare tanto un figlio (molto più di me), ad essere affettuoso e comprensivo quando ne ho bisogno, ad essere, insomma, un marito amorevole. E' quando si parla dell'argomento in questione, che diventa un altro. Anche questa sua "doppiezza" che mi confonde.Giustamente ti poni il problema di come mai per amore tuo marito non ti rispetti, e in questo ravvisi la prima grossa contraddizione: l'amore presuppone il rispetto dell'altro, specie su questioni così importanti. Quindi, la domanda successiva che verrebbe spontaneo fare, sarebbe: ma tuo marito ti ama davvero?
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