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Questo post è stato modificato 1 volta(e), ultima modifica di "quero" (07/01/2012, 11:22)
Forse l'amore vero è una maledizione...ci costringe a fare continui paragoni mentali, a non essere mai soddisfatti di ciò che viene dopo, ci costringe a mentire e alle catene dei sensi di colpa...io temo questa condizione. Sono sul punto dell'addio, e ho paura del vuoto che viene dopo. In realtà, una volta conosciuto l'amore, poco ci resta. Perchè è così forte il pensiero di quell'anima così stretta alla nostra, che quando viene meno, cerchiamo surrogati, supporti per la nostra anima rimasta sola, vittima quasi di un'amputazione, per cercare una protesi. Un conforto che va oltre il sesso, il contatto, l'abbraccio. Un conforto che cerca l'anima. La maledizione dell'amore sta in questo, nel dare un conforto alla nostra anima nata (a sua insaputa, e dunque sino a quel momento salva) incompleta...per poi togliercelo, in modo distruttivo, intimo, personale. Chi ha conosciuto l'amore e poi per stupide questioni personali ha dovuto lasciarlo, si ritrova solo, desolato, smarrito. Come avere un maglione, un plaid intorno al cuore, e poi, a febbraio, trovarsi a cuore nudo nella neve. Ed è spasmodica la ricerca di calore, perchè altrimenti si muore. E' tremendo pensarci, perchè solo chi ci passa, capisce. E poi trovare i surrogati, e avere il cuore ormai indirizzato in quella logica, e praticare la filosofia dell'amore anche verso chi non si ama. Come un mantra, o una maledizione....una volta conosciuto l'amore, lo si vorrà sempre praticare. In mancanza, si soffre ancor di più. Perchè si deve fare gli equilibristi...tra esseri umani che si vorrebbe rispettare, ma noi, ebbene si, veniamo prima...
Spero tu capisca che prima devi condividere, parlare. Forse non riesci più a star solo, e ti capisco. Ma prima, condividi, Parla, sfogati. Dopo, riuscirai a dare un senso a tutto. Se non tradisci, e non fai agli altri quello che non vorresti si faccia a te, se ti limiti a esprimerti, non devi coltivare sensi di colpa. In fondo, per chi hai conosciuto l'amore, l'aspetto carnale è connesso all'empatica del cuore. Tu comportati sempre come se non dovessi rimproverarti nulla...se cerchi conforto è naturale. Ti auguro ogni bene.
Sembra che tu abbia letto nel mio cuore, io non sarei stato in grado di esprimere meglio ciò che provo, grazie per le tue paroleForse l'amore vero è una maledizione...ci costringe a fare continui paragoni mentali, a non essere mai soddisfatti di ciò che viene dopo, ci costringe a mentire e alle catene dei sensi di colpa...io temo questa condizione. Sono sul punto dell'addio, e ho paura del vuoto che viene dopo. In realtà, una volta conosciuto l'amore, poco ci resta. Perchè è così forte il pensiero di quell'anima così stretta alla nostra, che quando viene meno, cerchiamo surrogati, supporti per la nostra anima rimasta sola, vittima quasi di un'amputazione, per cercare una protesi. Un conforto che va oltre il sesso, il contatto, l'abbraccio. Un conforto che cerca l'anima. La maledizione dell'amore sta in questo, nel dare un conforto alla nostra anima nata (a sua insaputa, e dunque sino a quel momento salva) incompleta...per poi togliercelo, in modo distruttivo, intimo, personale. Chi ha conosciuto l'amore e poi per stupide questioni personali ha dovuto lasciarlo, si ritrova solo, desolato, smarrito. Come avere un maglione, un plaid intorno al cuore, e poi, a febbraio, trovarsi a cuore nudo nella neve. Ed è spasmodica la ricerca di calore, perchè altrimenti si muore. E' tremendo pensarci, perchè solo chi ci passa, capisce. E poi trovare i surrogati, e avere il cuore ormai indirizzato in quella logica, e praticare la filosofia dell'amore anche verso chi non si ama. Come un mantra, o una maledizione....una volta conosciuto l'amore, lo si vorrà sempre praticare. In mancanza, si soffre ancor di più. Perchè si deve fare gli equilibristi...tra esseri umani che si vorrebbe rispettare, ma noi, ebbene si, veniamo prima...
sarà difficile da credere (forse pensando al suo lavoro), ma è dal 30 dicembre che la conosco, ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo solo al di fuori del suo luogo di lavoro, ma non abbiamo mai fatto sesso, non ci siamo mai toccati nelle parti intime e non siamo mai andati oltre ai semplici baci come se avessimo 15 anni e fossimo al primo amore. Le emozioni che provo per lei sono a livello emotivo e non genitale. Certo io la desidero, ma sapendo che per lei il sesso è lavoro, mi blocco se devo andare oltre al bacio (lei mi ha detto che non bacia i suoi clienti) perchè voglio che per lei il contatto con me non sia simile al contatto che ha con gli altri uomini che qui sta incontrando. Penserete che sono fuori di testa e probabilmente lo sono, però in questi giorni, nonostante tutto, nonostante la fine che incombe mi sento bene come non mi sentivo da molto tempo e non voglio fare nulla che possa rovinare questi ultimi momenti di serenità che mi restano, come ho già detto lei presto se ne andrà per non tornare e tutto finirà, come mi sentirò dopo è facile da immaginare e dato che ho trovato questo spazio per sfogarmi in completo anonimato, sicuramente avrò da scrivere parecchio, anche se lo scrivere probabilmente non mi aiuterà a sentirmi meglio, ma buttare fuori è meglio che tenere dentro.Se invece,come accade più spesso lei è del sesso appassionato
Questo post è stato modificato 1 volta(e), ultima modifica di "quero" (15/01/2012, 14:51)
Hai ragione su tutto, ma quanto è difficile fare quanto tu mi stai chiedendo,se rompessi con la mia compagna mi troverei solo e non sono pronto per esserlo, senza il "salvagente", uso il termine che hai scritto tu, io affonderei sicuramente, in questo momento non ho la forza per reagire. La ragazza che ho conosciuto se ne sta per andare, la mia storia con lei sta per finire prima ancora che abbia avuto un vero inizio, quindi vivere fino in fondo la mia storia con lei significa vivere fino in fondo qualche settimana e dopo? Solo il vuoto senza più salvagenti. Ho perso l'amore della mia vita nel 2009 e non mi sono ancora ripreso.Quante persone stanno con altre persone solo per non stare sole...
Il che è triste.
Ovviamente tu non sei innamorato della tua "compagna",e non la consideri nemmeno una compagna,solo un salvagente,una persona per farti compagnia.
Invece la prostituta la stai già idealizzando,non so quanto tu possa conoscerla ,dubito fortemente sia amore,ma solo una rottura dalla tua routine con la tua compagna.
Secondo me l'importante è che tu sia onesto con te stesso e con la tua "compagna"(perchè,anche se per te è una semplice compagnia magari lei per te prova amore,quindi è giusto per rispetto che sappia),poi vivi la tua storia con la prostituta fino in fondo.
Questo post è stato modificato 1 volta(e), ultima modifica di "quero" (15/01/2012, 14:48)
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